Pianta aromatica di antichissima tradizione, da sempre utilizzata per stimolare la funzionalità digestiva ed epatica e per favorire la motilità gastrointestinale.
I principi attivi contenuti, tra cui diversi oli volatili, hanno notevoli proprietà antiossidanti e contribuiscono alla regolarità dell'apparato cardiovascolare.
Il genere Rosmarinus include arbusti sempreverdi originari delle regioni aride mediterranee, soprattutto costiere: gli studi più recenti confermano l'esistenza di due sole specie.
Rosmarinus è una parola di origine latina che significa "rugiada marina", in riferimento al fatto che i fiori azzurro pallido a distanza ricordano gocce di rugiada e che la pianta cresce spontanea in prossimità del mare.
Il rosmarino è ricco di olii volatili, flavonoidi e acidi fenolici: il flavonoide "diosmina" è considerato tra gli attivi più efficaci per trattare problemi di origine circolatoria.
Pare che nel XIV secolo la regina Isabella d'Ungheria, all'età di 72 anni, paralizzata da gotta e reumatismi, abbia ritrovato forza e bellezza usando la famosa acqua d'Ungheria (sommità fiorite di rosmarino lasciate a macerare in alcool) che il re di Polonia le aveva offerto.
Tradizionalmente il rosmarino viene apprezzato per i suoi principi attivi che ne fanno un ottimo alleato in cucina per rendere più digeribili i cibi più grassi, e per la benefica azione tonica sull'organismo.
Foglie intere di Rosmarinus officinalis L.
In infuso: bollire 1 tazza di acqua, spegnere, aggiungere 1 cucchiaino di rosmarino e lasciare in infusione per 10 minuti.
Filtrare e bere prime dei 2 pasti principali.
Avvertenze:
Come infuso, non somministrare a donne in gravidanza.
Prodotto erboristico con finalità salutistiche, non è un medicinale.
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