Per molte donne, adornare i propri occhi con il kajal al mattino è un gesto che rientra nella routine del make up.
In realtà non tutte sanno che questo stesso gesto era abituale già migliaia di anni fa
Il
Kajal è con ogni probabilità il cosmetico più antico al mondo: secondo alcuni studi, risale addirittura all’età del bronzo, epoca in cui pare venisse utilizzato per
prevenire le infezioni dell’occhio.
Nell’Antico Egitto, il Kajal vantava un ruolo importantissimo nella cura della persona. In passato il Kajal era una polvere a base di malachite, antimonio, galena e grasso animale, di colore scuro, che veniva applicata lungo il bordo interno della palpebra inferiore e sulla palpebra superiore tramite un bastoncino d’avorio o d’argento.
Con il tempo si è poi arrivati a una formulazione differente, ma il fine non è cambiato: oggi come allora è utilizzato in Medio Oriente, Africa e Asia Meridionale, non solo a scopo estetico, ma anche per proteggere gli occhi dal sole e da eventuali batteri esterni.
In Occidente il kajal è diventato un cosmetico indispensabile nella trousse di ogni donna, un fantastico alleato per dare risalto agli occhi di ogni sfumatura e regalare profondità allo sguardo.
Una matita dal tratto fine ma intenso e impeccabile, facile da sfumare ed elegante, ideale da applicare sulla rima interna dell’occhio e sulla palpebra inferiore o superiore.