L’Insonnia colpisce il 20-30% della popolazione che vive nei paesi occidentali.
In Italia le stime riferiscono che gli insonni adulti sono oltre 12 milioni, cioè una persona su 4.
Esistono molteplici tipi di insonnia:
• Insonnia transitoria: ha una durata di pochi giorni. Generalmente si presenta in situazioni in cui la persona è particolarmente sottoposta a stress.
• Insonnia breve: ha una durata di poche settimane. Si presenta in relazione a stress prolungati fisiologici (malattie gravi) o situazionali (lutto).
• Insonnia di lunga durata: ha una durata di oltre un mese. Per quanto riguarda il periodo di insorgenza, ci si riferisce al momento della notte in cui il soggetto ha difficoltà ad addormentarsi o a mantenere lo stato del sonno:
• Insonnia iniziale: ne soffrono le persone che faticano ad addormentarsi.
• Insonnia centrale: si presenta sotto forma di microrisvegli o sonno molto leggero nella parte centrale della notte. Può altresì essere presente un risveglio completo nel cuore della notte che implica comunque la possibilità di riprendere sonno nella ultime ore.
• Insonnia terminale: è l’insonnia di cui soffrono le persone che si svegliano nelle prime ore del mattino dopo 4-5 ore di sonno. Spesso collegata a stati di tensione.
Purtroppo la maggior parte delle persone sottovaluta il problema e non ne parla con il proprio medico.
Trascurare l’insonnia spesso si ripercuote sulla persona riducendone la qualità di vita.
Le cause sono molteplici e l’individuazione di queste è fondamentale per comprendere il problema e aiutare la persona a risolverlo.
I sintomi diurni sono rappresentati da stanchezza, sonnolenza, irritabilità, disturbi della memoria e della concentrazione.
7 accortezze che si possono seguire per risolvere questo disturbo:
Mantenere una certa regolarità andando a dormire e alzandosi dal letto sempre nella stessa ora.
La camera in cui si dorme deve essere fresca, buia e silenziosa.
Letto e cuscino confortevoli.
Praticare attività fisica quotidiana, non a ridosso dell’ora di coricarsi.
Evitare il consumo di cibi pesanti, alcolici o sostanze stimolanti.
Evitare il sonno pomeridiano.
Spegnere o allontanare gli smartphone che generano inutili onde elettromagnetiche che disturbano la persona.
Cercare di effettuare, prima di coricarsi, delle attività rilassanti come un bagno caldo, con oli essenziali rilassanti come mandarino o arancio.
La natura offre tutto quello di cui abbiamo bisogno: è noto come la soddisfazione in reazione all’utilizzo di prodotti erboristici sia in aumento nella popolazione soggetta a questo tipo di problema.
Le piante più riconosciute sono:
• Escolzia: induce uno stato di rilassamento e concilia il son- no, rendendolo più profondo e stabile anche in stati ansiosi moderati. Non apporta stordimento e torpore al momento del risveglio.
• Valeriana: ha un’azione depressiva del sistema nervoso centrale, riduce il tempo necessario per addormentarsi e migliora la qualità del sonno nelle prime ore della notte.
• Passiflora: ha proprietà sedative, antispasmodiche, antidepressive, è un sedativo per il sistema nervoso centrale.
• Biancospino: ottimo ansiolitico riduce gli attacchi di panico e crea una situazione di quiete.
• Tiglio: riduce lo stress.
Infine, durante il sonno i muscoli si rilassano, la pelle ha un aspetto più luminoso e le difese immunitarie si rafforzano.
Un buon sonno è, quindi, la migliore chiave di bellezza, salute e benessere!
Liberamente tratto dal blog di Erboristeria Magentina