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Prevenire i disturbi intestinali del viaggiatore

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Colpisce un terzo dei viaggiatori che si recano in aree che non siano Europa, USA, Canada, Australia e Nuova Zelanda.
Si manifesta generalmente nei primi giorni del soggiorno con numerose scariche diarroiche, fino a 20-30 evacuazioni, talvolta con sangue. Si associano spesso crampi dolorosi addominali, nausea, vomito, profonda spossatezza e malessere, talora con febbre quasi mai elevata.
Il quadro si risolve spontaneamente in 3-4 giorni.
L’Escherichia coli è responsabile del 50% delle infezioni, mentre meno frequenti sono altri microrganismi, come Campylobacter jejuni, Salmonella enteritidis, Shigella, Vibrio fluvialis, Yersinia enterocolitica.
 
Misure generali
La prevenzione si basa su un corretto comportamento alimentare che richiede una selezione accurata degli alimenti e delle bevande. Seguono i principali consigli per prevenire e curare la diarrea del viaggiatore.
- In previsione di un viaggio, soprattutto con destinazione in Paesi caldi, si consiglia di iniziare con i probiotici almeno una settimana prima della partenza, proseguire durante il soggiorno e continuare per almeno due settimane dopo il ritorno.
- Evitare i cibi crudi con l’eccezione della frutta cha va sbucciata da parte del viaggiatore stesso;
- Se si consumano cibi cotti, assicurarsi che non siano cotti solo parzialmente o che non siano stati conservati parecchie ore a temperatura ambiente, dopo la cottura;
- Grande rischio comporta il consumo di gelati e di latte non bollito o non pastorizzato;
- Evitare di bere acqua dai rubinetti, usando esclusivamente acqua gassata imbottigliata con tappo sigillato;
- Evitare il ghiaccio, sempre che non sia preparato con acqua potabile;
- Non acquistare bevande o alimenti da venditori ambulanti;
- In certi periodi dell’anno alcuni pesci o crostacei possono contenere tossine pericolose, anche se ben cotti;
- Se non si ha scelta e nel dubbio sulla qualità del cibo, meglio saltare qualche pasto o consumarne il meno possibile.
- In caso di diarrea, la misura fondamentale da mettere in atto è la reidratazionecon abbondanti liquidi, evitando bevande gasate, alcolici, caffè e tè.
- Nelle forme più severe si ricorre a farmaci antimicrobici, ad ampio spettro di attività;
- Se la diarrea persiste e si accompagna a segni di compromissione generale, va consultato un medico del luogo ed il proprio medico curante, al ritorno

Liberamente tratto dall'Archivio Specchiasol.

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