Caratteristiche del primo Chakra
Il primo Chakra rappresenta la sopravvivenza, la Terra è il suo elemento archetipo e trova nel Loto rosso a quattro petali il suo simbolo rappresentativo. E' fortemente connesso con il senso dell'olfatto e con l'esistenza terrena e essendo il primo funge da sostegno agli altri sei. E' il fulcro da cui si irradia l'energia fisica, consentendoci di raggiungere un equilibrio interiore stabile in modo da poter affrontare serenamente i cambiamenti che arrivano dall'esterno e di gestire consapevolmente i nostri istinti negativi.
La parola chiave che si associa a Muladhara è "io esisto" e la sua funzione principale è lo sopravvivenza, ovvero soddisfare i bisogni primordiali quali cibo, acqua e riposo in modo da creare armonia all'interno del nostro organismo e con la natura stessa. Una occlusione o chiusura energetica di questo chakra può portare a spossatezza, stanchezza e ossessione compulsiva verso il soddisfacimento di bisogni prettamente materiali.
E' possibile favorire l'apertura di Muladhara attraverso percorsi meditativi correlati con dello yoga; possono però aiutarci in questo processo anche i prodotti naturali come le piante aromatiche e gli oli essenziali. La scrittrice Donatella Rizzati (Roma 1973) nel suo romanzo "La piccola erboristeria di Monmartre" ci consiglia due rimedi naturali che possono favorire l'apertura del primo chakra.
Tisana la Tarassaco per l'apertura del primo chakra
Lascia un cucchiaio di radice polverizzata di tarassaco in infusione per almeno 5 minuti in una tazza di acqua calda. Bevi la tisana concentrandoti sul tuo respiro, in particolare sull'energia che dalla terra arriva a te e viceversa, quindi sul primo chakra. Il tarassaco favorisce la connessione consapevole con il nostro corpo fisico, incarnato come abbiamo visto dall'energia presente nel Muladhara.
Massaggio ai 4 oli essenziali per l'apertura del primo Chakra
In 100 ml di olio di mandorle dolci miscela 3 gocce di olio essenziale di cannella, 3 gocce di olio essenziale di patchouli, 2 gocce di olio essenziale di sandalo e 3 gocce di olio essenziale di vetiver. Massaggia con un movimento circolare direttamente sul primo chakra. Questi oli essenziali sono tutti legati all'elemento Terra, proprio del chakara Muladhara; sono caratterizzati da un profumo caldo e intenso e, secondo l'aromaterapia sottile, lavorano sulla concentrazione e sull'equilibrio del sistema nervoso.
L'olio essenziale di cannella (Cinnamomum zeylanicum) ha un aroma caldo e speziato quindi corporale, ricorda la famiglia e stimola la creatività e la memoria favorendo l'apertura dei sensi. L'olio essenziale di patchouli (Pogostemon cablin) è utile per il sistema nervoso, esercitando un'azione positiva sulla concentrazione. L'olio essenziale di sandalo (Santalum album) contribuisce a placare la mente razionale, il flusso interrotto di pensieri che spesso ci aliena e ci distacca dalla realtà. Lavora con il primo e settimo Chakra favorendone la comunicazione. L'olio essenziale di vetiver (Vetiveria zizanoides) è un profumo afrodisiaco che riporta la nostra mente ai bisogni primari, propri del primo Chakra, sciogliendo i blocchi energetici a livello del bacino nelle donne che hanno perso il contatto con il loro corpo e negli uomini duri e con scarsa sensibilità.
Liberamente tratto dla Blog di Flora - tutto per l'Aromaterapia