Questo frutto è caratterizzato dalla ricchezza di carotenoidi, precursori della vitamina A. Due etti di albicocche fresche sono in grado di coprire, per un adulto, il 100 per cento del fabbisogno giornaliero di questa vitamina.
La funzione essenziale della vitamina A è quella di proteggere le superfici dell'organismo, interne ed esterne.
La sua carenza provoca secchezza della pelle e delle mucose respiratorie, digerenti e urinarie. La mancanza di vitamina A può essere messa in relazione anche alla facile rottura delle unghie, alla presenza di capelli fragili e opachi, a certe difficoltà nella cicatrizzazione delle ferite, addirittura a un arresto nella crescita e a un’aumentata fragilità ossea.
Ma forse la più nota conseguenza della carenza di vitamina A è costituita dalle alterazioni dell'occhio e della vista: diminuzione della capacità visiva (specialmente notturna), lesioni della cornea fino alla cecità, infiammazioni delle palpebre con formazione di croste e caduta delle ciglia. Inoltre, la ricchezza dell'albicocca in magnesio, fosforo, ferro, calcio, potassio e in altri minerali la rende un alimento interessante per chi è anemico, stanco e depresso.
È un frutto raccomandato a tutti i bambini (specialmente a coloro che crescono stentatamente), agli adolescenti e alle persone anziane. Il frutto fresco ha proprietà astringenti, mentre se è consumato allo stato secco aiuta a risolvere la stitichezza.
Chi ha un albero di albicocche nel suo giardino sa bene che questi frutti sono deliziosi solamente se colti al giusto punto di maturazione: colore uniforme arancio dorato e moderatamente cedevoli a una pressione dolce. Non è facile, per evidenti motivi commerciali, trovare in vendita albicocche che abbiano queste caratteristiche. Se trovate al mercato albicocche troppo dure o di color giallo, lasciate perdere: il loro sapore non sarebbe per niente invitante.
Infine, se avete una centrifuga, ricordate che il succo di albicocca fresca applicato sul viso ha un buon effetto tonificante.