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Attività fisica: dove e quando

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Fare almeno un’ora di attività fisica leggera tutti i giorni, oppure praticare uno sport almeno 2/3 volte a settimana in modo da permettere al corpo di beneficiare dei cambiamenti indotti dal movimento.
Sicuramente sarebbe meglio preferire l’attività AEROBICA, ossia attività di lunga durata ma di bassa intensità come la camminata, il nuoto, la corsa, il ciclismo...
Queste permettono di aumentare la capacità respiratoria con una maggiore ossigenazione dei tessuti e minor senso di affaticamento e stanchezza, possono essere praticate da tutti, seguendo comunque sempre le indicazioni del medico o dell’istruttore.
L’attività ANAEROBICA, invece, si basa sulla potenza, ossia in poco tempo si sottopone il corpo ad esercizi intensi, come ad esempio il sollevamento pesi.
Svolgendosi prevalentemente in condizioni di assenza di ossigeno, può generare la formazione di acido lattico che se si accumula nel muscolo porta al dolore muscolare.
Con tale attività si produce soprattutto un aumento della massa muscolare periferica, senza un buon equilibrio su altri organi ed apparati, andrebbe pertanto affiancata con quella aerobica.


L’attività fisica se praticata all’esterno riesce ad essere più sana e completa, è rivitalizzante, dona più energia e buon umore rispetto a quella praticata al chiuso. Si può correre in campagna per chi ha la fortuna di abitare in periferia o nelle aree verdi urbane che sempre più si stanno ampliando nelle città. All’aria aperta riusciamo ad ossigenare meglio pelle, polmoni ed organi vitali rispetto a luoghi chiusi dove spesso non c’è un buon ricircolo di aria. All’aria aperta possiamo giovare anche della presenza della luce naturale e del sole che aiuta a migliorare l’umore ma non solo...
La Vitamina D può essere prodotta dall’organismo a partire da una molecola inattiva (precursore) presente sulla cute che si attiva grazie all’irradiazione solare. Bisognerebbe esporsi almeno 15 minuti al giorno alla luce solare per soddisfare le esigenze quotidiane di questa vitamina, facendo però attenzione al momento della giornata in cui ci si espone (evitare le ore centrali della giornata, specie in estate).
Se poi l’attività fisica è fatta all’aria aperta con altre persone, si facilita la socializzazione ed anche la fatica diventa più sopportabile.

Il momento migliore per praticare il movimento sarebbe la mattina o il primo pomeriggio quando si ha una maggiore coordinazione dei movimenti, maggiore efficienza del sistema cardiovascolare e muscolare secondo i ritmi circadiani.
Si evita, inoltre, di innalzare i livelli di cortisolo, conosciuto anche come l’ormone dello stress, soprattutto di sera quando dovrebbe essere ai minimi livelli per evitare l’instaurarsi di processi infiammatori. Può eventualmente essere utile anche un po’ di movimento al rientro a casa dopo una lunga giornata di lavoro per scaricare le tensioni e lo stress accumulato.
Un consiglio è quello di dedicare del tempo a te stesso, non occorrono ore, anche solo 15 minuti, per rilassarti profondamente e perché no fare degli esercizi sulla respirazione o meditare.
Lo yoga e la meditazione aiutano a ritrovare l’equilibrio e la consapevolezza, aiutano a riportarti in contatto con te stesso, a capire il tuo corpo e le tue emozioni.

Liberamente tratto dal Blog di Erboristeria Magentina.

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