Aspen è il rimedio ideale per chi vive paure irrazionali causate da ipersensibilità può essere assunto per contrastare sensazioni negative di tipo diverso.
Si tratta, infatti, di un rimedio che è stato definito "filtro e protettore astrale", in quanto è come se eliminasse delle interferenze, sconosciute e invisibili, ma non per questo meno fastidiose, aiutando ad essere più presenti e lucidi nella vita quotidiana.
Come Larch anche questo fiore si accompagna bene con qualsiasi altro, poichè fa parte del gruppo di rimedi più per situazioni di tipo esterno che legate ad aspetti particolari del carattere.
La caratteristica peculiare di Aspen è il fatto che le foglie tremano a ogni minimo soffio di vento, emanando il loro tipico suono frusciante. Sembra davvero un albero ipersensibile, così come lo è la persona che ha bisogno di questo fiore.
Aspen serve a chi è tormentato da paure vaghe e indefinibili.
Non sono, del resto, pure e semplici fantasie: si tratta in realtà di un'ipersensibilità nei confronti degli aspetti spirituali della vita, delle "forze" più o meno positive che di fatto esistono.
Ecco perchè i bambini, più aperti di noi ai fenomeni non razionali, hanno più spesso bisogno di Aspen.
Oltre alle paure, tutto ciò che riguarda sensazioni negative vaghe e indefinibili o cattivi presentimenti, può essere associato ad Aspen.
Non solo, quindi, la paura del buio e gli incubi notturni, ma anche le superstizioni, la tendenza ad affidarsi ad una religiosità fatta di vuote formule e quella sorta di attrazione-repulsione che a volte si prova nei confronti dell'occulto.
E' come che chi ha bisogno di Aspen avesse una "pelle di meno", fosse cioè più vulnerabile alle emozioni, spesso manifestando questa sensibilità anche nel fisico (tremori, sudorazioni, "pelle d'oca").
Anche chi si trova in condizione di particolare "apertura" della propria sensibilità, ad esempio a causa di una psicoterapia, o di un percorso spirituale, o perchè assorbe eccessivamente le energie negative altrui (come accade ai terapeuti), può avere bisogno di Aspen.
Questo fiore, in effetti, è considerato un potente filtro e protettore da correnti energetiche negative.
Tipiche espressioni che rivelano uno stato Aspen negativo sono: "certe cose mi spaventano, ma sono difficili da spiegare"- "in certi ambienti sento un'energia negativa che mi impedisce di rimanere" - "a volte ho dei presagi, che poi si rivelano ingiustificati, ma non posso fare a meno di provarli".
Comportamenti frequenti nelle persone in stato Aspen, sono la tendenza a essere nervose e sovraeccitate, lo sguardo spalancato e a volte allucinato, la paura a rimanere sole soprattutto al buio, la tendenza a compiere rituali e seguire superstizioni.
Possono inoltre aver bisogno di Aspen i bambini che soffrono di incubi o sonnambulismo, quelli che hanno paura del buio e di altre cose inspiegabili, quelli che non vogliono stare soli o hanno disperato bisogno di rituali rassicuranti.
E' tra i fiori maggiormente consigliati a chi ha paura della morte.
A livello fisico si usa quando c'è sudorazione intensa con tremore ed è coadiuvante nel trattamento di stati ansiosi, disturbi sessuali (anorgasmia, ossessioni), eiaculazione precoce.
Viene inoltre consigliato alle persone che hanno subito aggressioni, maltrattamenti o altri abusi, che le hanno portate a un profondo scombussolamento della propria interiorità.
Attenzione al fatto che, in soggetti particolarmente sensibili, Aspen può far emergere in un primo tempo proprio quelle paure indefinite e vaghe che serve a combattere; si tratta di una fase che viene in genere superata senza problemi.
Ma, al di là di questi casi di stato Aspen negativo, il rimedio può essere utile anche a chi "sta bene", poichè aiuta a focalizzare la prpria sensibilità per gli aspetti spirituali della vita in modo sano e utile, ad esempio aumentando la fiducia e la positività e allontanando tante piccole paure che magari nemmeno si sapeva di avere.
In altri termini il fiore aiuta a conoscere meglio la propria sensibilità e a non esserne spaventati.
Nello stato Aspen positivo si scopre il vero significato della parola "fede", che poco ha a che fare con la religione, ma riguarda un modo molto personale di essere in un fiducioso contatto verso i mondi superiori.
Chi ha questo atteggiamento, sa contrapporre alle eventuali sensazioni negative (che naturalmente abbondano, se si guarda alla realtà così com'è) una tranquilla fiducia nelle forse positive, sentendosi così protetto e sostenuto in ogni situazione.
Chi riesce a raggiungere questo obiettivo, diventa capace di sintonizzarsi sui "livelli sottili", senza temere di esserne risucchiato.
E' il caso, ad esempio dei veri sensitivi e dei bravi psicoterapeuti.